RIVOLI. Inaugurata nella sede della ditta Poliplast una creazione singolare, nata dalla collaborazione con una «firma» di levatura. Polistirolo, acciaio e giochi d'acqua, opera di Virginio Ferrari. Il quale spera che «altri seguano la traccia»
Colpisce l'occhio ed emoziona. La nuova scultura del maestro Virginio Ferrari, «Vitalità nel globo», d'ora in poi starà di guardia all'ingresso della ditta Poliplast, che l'ha voluta collaborando con lui molti mesi. Come in un museo all'aperto, dà il benvenuto non solo a chi raggiunge l'azienda che produce articoli da imballaggio in polistirolo, polietilene e cartone, ma in tutta l'area industriale e artigianale di Cason.
Con i suoi 10 metri d'altezza e una sfera di 4,60 metri di diametro sulla sommità, è impossibile non notarla. La scultura, inaugurata a Rivoli, in un clima festoso e cordiale, pesa circa 40 quintali e 18 solo nella sfera, una palla di polistirolo espanso verniciata con una speciale resina e ricoperta di 589 piccole sfere che la fanno assomigliare a una gigantesca pallina da golf. Poi c'è un basamento di cemento armato, una struttura di acciaio e un getto d'acqua che sale verso l'alto creando movimento e dolci sonorità. Un'opera inno alla vita, simboleggiata dall'acqua, ma anche alla purezza e alla trasparenza, grazie al bianco candido della sfera, che rappresenta il nostro pianeta.
Essenziale e pura nelle forme, Vitalità nel globo è nata dal talento creativo del maestro Ferrari, che per la prima volta si è confrontato con un materiale come il polistirolo, ma è frutto di un lavoro di squadra. Oltre allo staff della Poliplast, con il titolare Cornelio Lorenzini in prima linea coadiuvato dalla moglie Loretta e dai figli Alessandro e Fabio, sono tanti i professionisti che hanno messo a disposizione la loro esperienza al servizio dell'arte.
«Questi mesi di lavoro con il maestro ci hanno regalato felicità e voglia di alzare gli occhi al cielo», ha commentato Lorenzini all'inaugurazione. «Un'esperienza che non dimenticheremo, resa possibile dalla bravura e disponibilità di tante persone, a partire dall'insostituibile Franco Cristini.» In particolare, sono state ditte e professionisti della vicina Valpolicella a portare il loro contributo: la Valteco (San Pietro in Cariano) di Massimo e Simone Tosoni ha pensato al basamento in cemento, Monica Righetti della Waterworks (Pescantina) ha realizzato il sistema di pompaggio e getto dell'acqua, la ditta Luciano Boscaini (Gargagnago) ha costruito la struttura in acciaio e infine Renzo Ambrosi (Sant'Ambrogio) ha studiato l'illuminazione.
«Mi auguro che altre imprese prendano esempio dalla Poliplast e contribuiscano alla creazione di opere belle che umanizzano l'ambiente e portano l'arte fuori dai musei e dalle collezioni private», ha sottolineato la direttrice della Scuola d'Arte «Paolo Brenzoni» di Sant'Ambrogio, Beatrice Mariotto. E dalla parte degli imprenditori che danno valore aggiunto al territorio si è schierato il sindaco di Rivoli, Mirco Campagnari: «Iniziative come questa troveranno sempre l'appoggio della mia amministrazione», ha affermato, «poiché questa parte del territorio sta diventando grazie a loro una vetrina di cui andiamo fieri».
In partenza per l'ennesimo viaggio in America, il maestro dimostra di non aver esaurito l'entusiasmo: «Qui sento un fermento d'idee», ha detto, «e coinvolgendo artisti locali e scuola d'arte possiamo creare altre cose interessanti».
Scultori veronesi, fatevi avanti.
Fonte: L'Arena - Quotidiano di Verona