EPS e ambiente non sono nemici, se si investe sulla rigenerazione del materiale e sul riciclo, come facciamo in Poliplast
L’attenzione all’impatto ambientale e al minor consumo di materie prime è un tema fortemente sentito sia a livello di normative europee che a livello sociale, e da alcuni anni sta giustamente condizionando il settore industriale.
Il sostegno alla Green Economy, da parte delle industrie, passa anche attraverso la valutazione del ‘carico ambientale’ che porta a definire un materiale da imballaggio, o un prodotto, come ‘ambientalmente preferibile’ rispetto ad un altro.
Il ciclo di vita del polistirolo espanso e il suo carico ambientale
Per poter scientificamente valutare l’impatto ambientale di un materiale si deve tener conto dell’intero ciclo di vita. “Scarti e smaltimento rappresentano solo la punta dell’iceberg: l’impatto ambientale di un prodotto comincia dall’estrazione delle materie prime e termina con la sua definitiva eliminazione”, come illustrato nel documento EPS: Impatto Ambientale e ciclo di vita elaborato da AIPE.
Le criticità imputabili al polistirene (sia come materiale da imballaggio che per l’edilizia), a livello ambientale, riguardano la fase di smaltimento.
Fortunatamente, l’EPS risulta riciclabile al 100% e le tecnologie più moderne offrono un’ampia gamma di soluzioni per il problema degli scarti.
È compito delle aziende promuovere ed adottare una gestione consapevole del materiale dopo l’uso, puntando sul riciclo dell’EPS per far sì che gli innegabili vantaggi che lo rendono insostituibile in diversi settori (l’eccezionale rapporto peso / resistenza, la protezione termica…) non abbiano ripercussioni a livello ambientale, rispetto all’uso di altri materiali.
EPS e rispetto ambientale: l'impegno di Poliplast nel riciclo del polistirolo espanso
In Poliplast da anni siamo impegnati per ridurre al minimo l’impatto ambientale dei prodotti per imballaggio da noi realizzati e commercializzati.
Ecco cosa facciamo:
- in fase di lavorazione, adottiamo tecnologie volte a garantire il massimo recupero possibile degli scarti (derivati, ad esempio, dal taglio delle lastre)
- dopo l’uso, compattiamo il polistirolo espanso e lo rimettiamo in circolo come materiale di seconda scelta oppure come materiale utilizzato per la produzioni di altri prodotti
- seguiamo un ciclo di rigenerazione del materiale e ricicliamo al 100% il polistirolo non più utilizzato.
È noto infatti che lo smaltimento del polistirolo espanso, o EPS, presenta alcune criticità legate alla sua ‘leggerezza’. Meno noto è che il polistirolo è un materiale riciclabile al 100% e dopo l’uso può dare origine a nuovi imballi, a materiali per alleggerimento per edilizia o terreni di coltura, entrando in un riciclo di tipo chiuso (potendo cioè realizzare nuovi prodotti in EPS partendo da beni in EPS post-consumo).